Ora che la Brexit è un dato di fatto, vi toccherà virare in Sardegna per vedere i circoli megalitici.
Eh sì, perchè la pur suggestiva Stonehenge non è nulla in confronto alla quantità e qualità de is perdas fittas (le pietre fitte, i menhir) che si trovano qui. Ma andiamo per ordine. La Sardegna e la Corsica cinquemila e più anni fa erano geograficamente (e difatti lo sono anche geologicamente) prossime al sud della Francia e alla Toscana. E' per questo che le popolazioni megalitiche che troviamo nel resto del continente europeo si espressero anche su quella che poi diventò un'isola in mezzo al mare profondo. L'uso dell'ossidiana, l'oro nero del mesolitico, ritrovata per la prima volta sul Monte Arci, nell'oristanese, segna l'inzio della storia che parla di Dolmen e Menhir (ad uso tombale), circoli megalitici (ad uso funerario ma anche astrologico) e Domus de Janas (non più pietre, ma tombe in grotte artificiali). A me hanno sempre colpito due cose di tutto ciò, quando sono di fronte a queste pietre, a questa primordialità. La prima sta sui menhir. Quando li guardi non sono affatto tutti uguali. Una tipologia ha delle cavità, definite dagli studiosi, coppelle, che stanno a identificare il femminile. Altri hanno inciso una sorta di corna o boomerang e un pugnale: il maschile, le corna del Dio Toro. La seconda sta dentro le domus de Janas. Le corna del Dio Toro tornano anche qui, eccola la fertilità maschile. E il femmineo? la Dea Madre? impossibile non vederla nelle spirali, acqua che diventa torbida, scorre e dà vita. Una divinità duale che, come in tante altre culture e religioni, ha bisogno degli opposti che si compenetrano per formare il cerchio vitale. Più avanti, con la popolazione nuragica, alcuni di questi elementi verranno ripresi. Le Tombe dei Giganti hanno, infatti, una struttura che ingloba la "porta" del sepolcro fatta da una pietra che è, in tutto e per tutto, il ricordo di un dolmen. E hanno dinnanzi un'esedra che ha la forma geometrica delle corna del Dio Toro. Anche il pozzo sacro, serratura sul mondo dell'acqua, è un'architettura votiva fatta per custodire e celebrare i vortici della fonte d'acqua della Dea Madre. Ulteriore ed ultima fascinazione, l'altare di Monte d'Accodi, vicino a Sassari, una vera e propria ziqqurath mesopotamica riadattata in chiave prenuragica, unica ed irripetibile in tutto il Mediterraneo. #tovisit -Museo dei Menhir, Laconi - http://menhirmuseum.it/ -Parco archeologico di Goni, località Pranu Mutteddu - http://www.pranumuttedu.com - Area archeologica di Montessu, Villaperuccio - http://www.parcogeominerario.eu #toread -Laconi, il Museo delle Statue Menhir, Enrico Atzeni, Sardegna Archeologica, Carlo Delfino Editore. Da questo libro sono tratte le due foto dei menhir, con esaustive riproduzioni, che riporto a bordo blog. -Seguite l'interessante catalogazione di Nurnet che da qualche tempo fotografa e commenta tutti i siti archeologici della Sardegna. www.nurnet.it
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