Il Carnevale sardo e' una fascinazione antropologica che affonda le sue radici nella notte dei tempi quando tutto era legato ai cicli della Natura. Una celebrazione che, come in molte altre societa' agropastorali del Mediterraneo, era legata al culto di Dioniso, dio della fertilita' e della vegetazione che moriva e rinasceva ogni anno seguendo i cicli naturali. Una rinascita celebrata con riti sacrificali durante orgie ebbre di vino. Qualcosa di mostruoso che ha molto a che fare ancora con il Carnevale sardo. La parola sarda per il Carnevale, infatti, e' "Carrasegare" ovvero "carre 'e segare" ovvero "carne da segare". "Su Pitzinnu" o "Maimone" o "Jaccu" o "Andria" o "Zorzi" e' il nome sardizzato del Dioniso sacrificato che si ritrova in tutti i riti del Carrasegare in diverse sfumature. 1. Mamoiada - Mamuthones e Issohadores Il piu' noto sicuramente ed il piu' ipnotico, con i Mamuthones (sempre da Maimone) che camminano a passo sincopato facendo risuonare i sonagli addomesticati al lazzo dagli Issohadores. 2. Ottana - Boes e Merdules, i primi tenuti al lazzo dai secondi. Il Bove che ricorda i culti antichi, protomi taurine gia' presenti nelle Domus de Janas, e Sa Filonzana, la filatrice di lana, Parca sarda che tiene i fili della Vita. 3. Orotelli - Sos Thurpos, ovvero i ciechi o gli gli storpi, legati e aggiogati in una processione che cerca di fare prigionieri fra gli astanti che, se vorranno essere liberati, dovranno offire vino dionisiaco. 4. Gavoi - Sos Tumbarinos, i tamburini che fanno parte della chiassosa processione che si conclude con il rogo di Zizzarrone, o Tiu Zarrone, il fantoccio dionisiaco da sacrificare. 5. Lula - Su Battileddu, la vittima sacrificale di questo Carnevale, tenuto al guinzaglio e punzecchiato al suo passaggio dagli astanti. 6. Orani - Su Bundu, il contadino con la maschera di sughero, in corteo con altri suoi simili che inscenano il rito della semina. 7. Fonni - S'Urthu, imponente con un vestito di pelli di montone, nonostante sia tenuto a catena da alcuni guardiani, si getta sulla folla con violenza. Intanto un corteo di donne porta un pupazzo di stracci e paglia, su Ceomo o Narcisu, vittima sacrificale di questo Carnevale. 8. Ovodda - Don Conte, fantoccio di stracci con osceni attributi maschili, viene portato da un corteo urlante ed ebbro alla pira dove sara' bruciato. 9. Lodine - Su Harrasehare Lodinesu, ha come fantoccio con maschera di legno di pero o fico, su Ziomo. Dileggiato dalla processione festante, viene alla fine condannato al rogo. 10. Austis - Sos Colonganos, membri della processione vestiti con un copricapo di pelli di volpe o di martora, pelli di pecora sulle spalle e, soprattutto, un carico di ossa di animali, danzano intorno alla pira, facendo risuonare le ossa come i campanacci dei Mamuthones. 11. Samugheo - Mamutzones e Urzu, i primi procedono in processione coi loro campanacci ipnotici, il secondo e' il Dioniso sacrificato in questo Carnevale. 12. Ula Tirso - S'Urtzu, la vittima sacrificata, e' vestito di pelle di cinghiale. Tenuto a catena dai suoi Domadores, cade a terra colpito dalla processione orgiastica, per poi rialzarsi e rinascere a nuova vita come la Natura. 13. Ghilarza - Su Carruzu a s'antiga, ha come protagonista una processione danzante, fra dolci e vino, di persone vestite con tuniche bianche, sas Mascheras a lentzolu, insieme a sos Burrones, persone vestite di nero. 14. Bosa - Carrasegare osincu, ha come protagonista Gioldzi, ovvero Re Giorgio, pupazzo di paglia e stracci, con una botte di vino al posto della pancia. Immerso in una processione di prefiche che chiedono latte alle donne astanti per il pupazzo/neonato, sara' bruciato sul rogo. 15. Oristano - Sa Sartiglia, e' una giostra equestre che ogni anno attira tantissimi spettatori. Colorata e imponente, ricorda l'epoca giudicale di Eleonora d'Arborea. Ha come protagonista Su Componidori, il re semidivino della festa che con il suo scettro benedice la folla e deve, insieme ai Cavalieri che ha scelto, infilzare la stella. Piu' stelle infilzeranno i cavalieri, divisi fra le squadre degli agricoltori e dei falegnami, piu' sara' ricco il raccolto. Emozionanti anche le Pariglie, acrobazie fatte dai cavalieri al galoppo a gruppi di tre.
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Itta me contasa? (cosa mi racconti? n.d.a. ) dicono i Sardi quando si incontrano, invece di utilizzare la formula italiana come stai? , a riprova che sull'Isola tutto è racconto nel tempo lungo della creatività e della stagionalità.
Vi invito a leggere il mio romanzo LiSola che è alfa ed omega di questo blog di viaggio e racconti ispirato alla e dalla Sardegna. E' ancora in cerca di un editore, come i prossimi romanzi che verranno, il secondo si ambienta a Cagliari ed è in fase di editing. Per questo per ora è acquistabile solo online sulla piattaforma di self-publishing de Ilmiolibro gestita dal Gruppo editoriale L'Espresso in collaborazione con la Scuola Holden di Alessandro Baricco. Qualche click e vi arriva a casa. Non ditemi che non avete mai acquistato nulla online! FAQ su il libro LISOLA COME SI COMPRA IL LIBRO LiSola? Per ora LiSola si può acquistare solo online grazie al portale Ilmiolibro.it. E' acquistabile sia in formato cartaceo che in formato digitale e-book. E' ancora un libro in cerca di una casa editrice che possa diffonderlo nelle librerie. QUALI SONO I PASSAGGI CHE DEVO FARE PER COMPRARE IL LIBRO DAL SITO ONLINE? E' facilissimo.
Grazie, Alessia |
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Agosto 2019
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