E se la Sardegna fosse un luogo sabbatico? Un luogo dove rigenerarsi, scoprirsi, ascoltarsi, allontanarsi dal se' conosciuto per guardarsi in una nuova dimensione. Perché l'isola è sicuramente un posto con dinamiche altre. Non solo per il suo essere isola che pur sicuramente crea quella distanza psicologica dal dove avvengono le cose sulla terraferma e che ti fa sentire confinato, o protetto, altrove, in sintesi. Ma perché la Sardegna ha sicuramente conservato tradizioni e immaginari che la rendono unica. Come la sua lingua. Che è una lingua a parte, diversa e filologicamente indipendente dall'italiano. Come si è bilingui sull'isola, si è anche potenzialmente duali. Isolani e continentali. Marinai e manager. Vivere in Sardegna per me tanti anni e ora amarla da lontano e tornare spesso a trovarla tirando la barca della mia vita là da lei dove ho lanciato l'ancora, ha da sempre significato vedere due me stessa: la cosmopolita e la sirena, la ragazza da metropolitana e quella a piedi nudi sulla roccia. Amo la Sardegna per il dono che mi ha fatto, qualcosa di cui oggi giorno c'è un quotidiano bisogno: un diverso punto di vista.
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Agosto 2019
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