Il primo post non poteva che riguardare l'inquadramento geografico del mio cuore.
Per quanto, dopo aver messo piede per la prima volta in Sardegna e aver capito che avrei voluto passarci, potenzialmente, il resto della mia vita (la potenzialità sta in quel vecchio adagio che raccontano tutti i Sardi dell'isola amata e odiata per cui, a volerlo, sarebbero rimasti tutti qua, ma la mancanza cronica di opportunità lavorative stabili e il fatiscente tessuto economico ha creato una delle diaspore più importanti della Storia) ho poi avuto modo di girarla in lungo e largo, il mio cuore, il mio primo sguardo, il mio primo mare, il mio primo tramonto, la mia prima famiglia sarda (ciao Anna....) sono state a Sant'Antioco. Wild South-West. Selvaggio SudOvest. Come l'imprinting di un bimbo in fasce verso le voci, i suoni e gli odori materni, così io torno sempre lì, volgo le mie emozioni a Sud-Ovest, a Libeccio, e nulla potranno fare le Sirene delle rocce rosse di Gallura, inimitabili, del mare irreale di Stintino, delle dolci colline a mare del Sinis, della spiaggia incontaminata di Piscinas in Costa Verde, delle Cale e delle Grotte della meravigliosa Ogliastra. Il Sud-Ovest, quella parte di Sardegna che nel mio immaginario va da Cagliari a Sant'Antioco e più giù anche all'Isola di San Pietro per risalire alle Miniere dell'Iglesiente e del Pan di Zucchero sardo-brasiliano, è, e sarà sempre, il baricentro della mia Sardegna, e, letteralmente, la spinta a conoscere tutto ciò che, oltre a questo triangolo di terra, c'è nei restanti territori. Le idee saranno legate ai seguenti argomenti: #toVisit; #toSleep, #toEat; #toAgenda, #toRead, #toWow, #toBusTrain, in modo che questi appunti di viaggio possano essere anche una guida pratica per chi volesse realmente capitare in questi posti. Buona lettura e buon cammino.
0 Commenti
|
Archives
Agosto 2019
Categorie
Tutto
|