Se è vero - come recitava un vecchio poema - che la penna è più tagliente della spada (cit. "the pen is mightier than the sword"), poi ripresa dagli ambientalisti con la penna è più potente dell'arpione (cit. "the pen is mightier than the harpoon"), allora si può sicuramente dire che in Sardegna, e ancor di più nel territorio del Sulcis Iglesiente, il turismo è più efficace dell'industria.
E' di qualche giorno fa l'ennesimo annuncio che tutto il sistema geominerario di questa splendida terra ai confini del mondo sarà aperto ai turisti a singhiozzo per questioni economiche, politiche, di chissà quale motivo, poi. E' ovvia, invece, una cosa fondamentale. Che in questo territorio, dopo decine di anni di sfruttamento minerario (iniziato nell'antichità già con i Fenici, navigatori sapienti che si fermarono nel Sulcis perchè notarono quantità e qualità di minerali simili a quelle spagnole) che ha portato sicuramente benessere - tanto, troppo, forse - al momento della chiusura dei siti e delle numerose fabbriche annesse all'indotto, non c'è stata nessuna idea sistematica su come riqualificare e riprogettare tutto. La Provincia di Carbonia Iglesias è la più povera d'Italia e lo è da moltissimi anni ormai, migliaia i giovani fuggiti in cerca non tanto di un futuro migliore, ma di una semplice sopravvivenza, se non vogliamo citare anche la comprensibilissima ambizione alla realizzazione personale. Altri sono invece rimasti e lottano strenuamente per trovare una loro dimensione che sia fattibile, concreta, che parli il linguaggio di un territorio che deve assolutamente rifiorire dalle macerie dell'abbandono. Quale la via si sono chiesti? Quasi nessuno ha guardato ancora alle lamiere delle fabbriche (è ancora in vita il polo di Portovesme fra infinite ed esasperanti lotte sindacali) e tutti si sono rivolti alla positività e alla lungimiranza di idee futuribili: il turismo e l'agricoltura. Che tanti giovani tornino alla terra è cosa nota, da anni ormai, con le teorie di Latouche sulla decrescita felice, molti di noi hanno sentito il richiamo alla vita naturale e semplice che, non è per tutti, ma lo è sicuramente per chi vive in taluni territori vocati all'agricoltura. Nel Sulcis più giovani di quanti si pensi si sono messi a rilavorare la terra dei nonni o a produrre miele e conserve. Un applauso a loro. Quanto al turismo, solo a guardarlo, il Sulcis, nella sua disarmante bellezza selvaggia, ci sarebbe da non sapere da dove iniziare. Ospitalità, servizi turistico sportivi, festival ed eventi enogastronomici, e guide turistiche in quelle cavità che, sia sotto forma di grotte ( Is Zuddas a Santadi e Su Mannau a Fluminimaggiore, per fare un esempio), che di miniere (Carbonia, Narcao, Masua e Buggerru, Iglesias), mostrano agli abitanti una Natura di pietra da mostrare a tutto il mondo. Cosa trattiene i grandi della terra, gli stakholders, dal vedere dove davvero è la strada della rinascita? Perchè anche di fronte al pesantissimo inquinamento industriale lasciato in ricordo alla popolazione, non si interviene almeno per fare una programmata opera di bonifica totale? Perchè il turismo e l'agricoltura sono considerate idee valutabili, ma non primarie e sono lasciate all'iniziativa di pochi? Quando guardo l'isolotto di Pan di Zucchero dallo spiazzo che invita i turisti a visitare il suggestivo sito di Porto Flavia ("opera dei bravi operai sardi, coi quali qualunque opera ardimentosa si può intraprendere", scriveva l'ingegnere Cesare Vecelli, direttore continentale della miniera, che amò la Sardegna più della sua terra d'origine) mi chiedo come si faccia a non capire tutto, a non avere una spiazzante epifania. La risposta è davanti a noi. #toVisit -Il sistema minerario gestito dall'Igea http://www.igeaspa.it - Le Miniere di Rosas a Narcao www.ecomuseominiererosas.it/ - Le grotte di Is Zuddas a Santadi www.grotteiszuddas.com/ - Le grotte di Su Mannau a Fluminimaggiore www.sumannau.it/ #toRead - Porto Flavia, Basso/Spagnol, 2013, Edizioni il Prato. - Le pubblicazioni dell'ISDE Sardegna sulle problematiche ambientali lasciate in eredità. www.isde.it/dove-lavoriamo/sardegna #toBusTrain Nel Sulcis si può arrivare o via treno, linea Cagliari-Carbonia o via bus. www.trenitalia.com www.arst.sardegna.it
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